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Rassegna stampa

Testimonianze

Riflessioni sulla dignità dell’esistenza nella fase finale

“ …”Ma”, si dirà,” la malattia non mi lascia far niente, mi ha sottratto ad ogni occupazione.” La malattia ha colpito solo il tuo corpo. Non il tuo animo. Perciò potrà trattenere i piedi del corridore, potrà paralizzare le mani del fabbro, ma se tu hai l’abitudine di esercitare lo spirito, continuerai a dare consigli, a insegnare, ad ascoltare, a imparare, a interrogare, a ricordare. …. Dimostrerai che il male si può dominare o, almeno, sopportare. Credimi, anche su un letto di sofferenze c’è posto per la virtù… hai anche tu un impegno: lotta coraggiosamente contro la malattia. (Seneca, Ep. ad Luc. 78, 20-21)

“Perciò, disponiamoci a volere tutto quello che le circostanze esigeranno: e soprattutto abituiamoci a pensare senza tristezza alla nostra fine. La preparazione alla morte deve precedere la preparazione alla vita ……. L’essere vissuti a sufficienza non dipende dal numero degli anni o dei giorni, ma dal nostro animo. Io sono vissuto abbastanza; ora aspetto , sazio, la morte.” (Seneca. Ep. ad Luc.61, 3-4)

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